- autovetture benzina fino ad Euro 2 e Diesel fino ad Euro 3, anche se alimentati a GPL o metano;
- ciclomotori e motoveicoli fino ad Euro 1.
I divieti operano tutti i giorni, dal lunedì al sabato, e ventiquattr’ore su ventiquattro, in un’area vastissima, che corrisponde a quella qui raffigurata qui di seguito nella mappa.
Contro questa Ordinanza abbiamo proposto ricorso al TAR, ottenendo l’abolizione dei divieti per tutti i veicoli di interesse storico e collezionistico di cui all’art. 60 del Codice della Strada.
Nel frattempo, si profilano all’orizzonte due nuove sfide:
1) l’accensione delle telecamere ai varchi per elevare automaticamente le multe e le sospensioni della patente;
2) i nuovi provvedimenti amministrativi volti a riconfermare i divieti, con qualche piccola rimodulazione, per tentare di rompere il fronte della protesta.
La lotta, invece, deve continuare, ora, per tutte le altre categorie di veicoli, perché le rilevazioni ambientali dell’ARPA indicano chiaramente che, da anni ormai, non c’è alcuna emergenza ambientale che possa legittimare divieti così invasivi.
Qui è possibile approfondire direttamente sul sito dell’ARPA.
I dati ufficiali sulla qualità dell’aria mostrano, infatti, che Roma rispetta tutti i limiti imposti dalle normative comunitarie. Per questo, fin dalla prima ora, ho sostenuto la necessità di combattere questo provvedimento liberticida attaccando il motivo stesso posto a base delle restrizioni, e cioè questo fantomatico eccesso di biossidi di azoto (NO2).
Questa è stata la vittoria più grande, riuscire a diffondere la consapevolezza che la battaglia della ZTL si vince smascherando le motivazioni pseudo ambientaliste, orientando e sostenendo il vento della protesta nella giusta direzione.
Continueremo, dunque, la battaglia legale fino a quando l’amministrazione non sarà costretta a tornare indietro su tutti i divieti, senza accontentarci delle ridicole concessioni che già vengono adombrate dai nostri governanti e che non spostano di una virgola il problema della eco-bugia alla base dei divieti.
Per partecipare alle nostre iniziative e ricevere gli inviti alle nostre riunioni online, aggiungetevi nostra mailing-list, inviando una e-mail all’indirizzo ricorsotarztl@gmail.com e indicando il Vostro nome e cognome.
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L’abolizione dei divieti nella ZTL Fascia Verde è molto più che una questione di mobilità cittadina.
La nostra battaglia è, prima di tutto, a tutela delle libertà fondamentali del cittadino, contro ogni forma di malcelato sopruso.
Avvocato Roberto Maurelli